I paesaggi raffigurati in questi due lavori sono accomunati dallo stesso tragico destino: forse incendiati, forse inquinati o forse bombardati ma comunque oltraggiati dagli abusi dell'attività umana. Per realizzarli, ho utilizzato plastica, carta, pigmenti, bitume: tutti materiali industriali che, per essere prodotti, hanno contribuito a loro volta al disastro rappresentato: una perversa spirale, nella quale tutti noi siamo vittime e carnefici.
"Oggi invece siamo alla mancanza del limite e alla caduta della logica, sotto il mito del prodotto interno lordo: che deve crescere sempre, non si sa perché. Procedendo così, la moltiplicazione geometrica non basterà più ed entreremo in un'iperbole, che ho sintetizzato in un aforisma di tre versi: " In questo progresso scorsoio / non so se vengo ingoiato / o se ingoio".
Andrea Zanzotto e Marzio Breda "in questo progresso scorsoio"