Home           Opere           Chi sono          Contatti

Riparazione n. 4 - 2018
acrilico, plastica e nastro da imballaggio su carta
dimensioni 50x70cm

Riparazione n. 3 - 2018
acrilico e nastro adesivo
su plastica
dimensioni 35x40 cm
Tentativo tardivo di «riparazione» n.2 (2022)
acrilico, nastro da riparazione
su sacco nero per rifiuti e cartone
dimensioni 50x70 cm
Tentativo tardivo di «riparazione» n.3 (2023)
acrilico, nastro da riparazione
su sacco nero per rifiuti su policarbonato recuperato
dimensioni 70x110 cm
Vari "Origine del danno" (2023)
carta, nastro adesivo e acrilici
dimensioni 50x70 cm
Home           Contatti            Chi sono            Opere
 
Nel 2018 ebbi l'occasione di leggere il libro di Céline Santini "Kintsugi. L'arte segreta di riparare la vita". Il "kintsugi" è un'antica tecnica giapponese nata per riparare oggetti in ceramica, dove i pezzi tra di loro sono incollati e le loro giunzioni sono esaltate con una resina dorata. L'esaltazione dorata delle riparazioni testimonia un atteggiamento positivo: le ferite esibite come guarigione e rinnovamento ma che conserva le cicatrici che diventano preziose con l'oro, sono un invito ad imparare dai propri errori, un trauma che diventa momento di arricchimento.

L'illusione di una riparazione rapida e definitiva
La serie delle mie opere dal titolo "riparazioni mimetiche" esibiscono anch'esse una modalità di riparare gli oggetti, ma la modalità da me proposta va in direzione esattamente opposta a quelle del "kintsugi". Nei miei lavori infatti, parto dalla rottura di una superficie, che viene volutamente "aggiustata" in modo maldestro, utilizzando plastica e nastro adesivo, e poi ridipinta con lo stesso colore del supporto, per nascondere la riparazione eseguita.

La serie successiva a "riparazioni mimetiche" è quella intitolata: "riparazioni fallite", nella quale riprendo i temi esposti precedentemente, ma qui l'intervento è tardivo o non efficace, il danno si espande in modo irreversibile, ormai non c'è più niente da fare.
Questa ultima serie di opere dal titolo "l'origine del danno" ad alcuni potrebbero richiamare le opere di Burri, Fontana o di altri artisti coevi degli anni '60. Contrariamente a quelle creazioni, però, queste opere non sono il risultato di un unico gesto creativo (l'effetto di una combustione o di tagli o buchi del supporto) ma il risultato di una laboriosa operazione artigianale. Il presunto "danno" è cioè ottenuto attraverso un processo elaborato, frutto di un lavoro "costruito" artigianalmente, che non si può attribuire ad un unico fatto, accidentale o naturale, né ad un semplice ed unico gesto creativo.

L'articolato processo che si nasconde dietro al "danno" rappresentato, vuole richiamare quello che si nasconde dietro ai danni ambientali, dove quelli più estesi e pericolosi, non sono dovuti a un singolo evento nefasto, ma il risultato consapevole di interi decenni di attività industriali, danni spesso accettati dalla collettività come accettabili, in nome del lavoro e del progresso.

Il mio è un intervento mimetico intenzionalmente malfatto, che vuole rappresentare quello che normalmente accade nel vissuto sociale contemporaneo. Infatti, all'indomani di un disastro o di catastrofi naturali come alluvioni, terremoti, pandemie o di un evento traumatico qualsiasi, si tende di solito a riparare i danni il prima possibile, per nascondere e dimenticare, continuando come se nulla fosse successo e senza quindi imparare nulla: andiamo avanti così che va tutto bene.
Varie "riparazioni" (2018-2021)
acrilico, plastica e nastro
da imballaggio su carta o cellofan
dimensioni varie
sito in allestimento
sito personale di Alessandro Baldo via Chini 16 - 36061 Bassano del Grappa (VI) Italy e-mail: info@bldlsn.it

il sito è ottimizzato per la visione su pc desktop, per la visione corretta usa bruser: Chrome, Firefox, Edge o altri certificati HTML 4.


Privacy Policy Cookie Policy